In friulano "tal lùc" è il luogo delle proprie radici, la terra dei padri. E questo raro passito esprime bene le sue origini nordiche e la sua vocazione mitteleuropea: tecnologia, vernacolo e plurilinguismo. Prodotto da uve verduzzo friulano, è il frutto di selezioni esasperate. Dorato, appena tendente al miele di albicocco, consistente. L'impatto olfattivo è di arancia candita, nessun altro vino ricorda così nettamente l'arancia candita ed in marmellata, poi bouquet di fiori bianchi secchi, note di vaniglia, di burro di cacao e spezie arabesche. E' dolce ma anche fresco ed acidulo, spesso tra lingua e palato. Il finale è ancora rispondente all'olfatto con lieve nota vanigliata... lunghissimo, un chef-d'oeuvre.
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